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Secondo me e non solo l’Unicef è molto utile a tutti i fanciulli, in particolare a quelli che subiscono le conseguenze della guerra, ma anche a i bambini che vivono in Paesi non ancora ben sviluppati perché si occupa di salvare la loro vita procurando le cose essenziali per il loro sviluppo: cibo, cure mediche, acqua potabile eccetera. Interessandomi, ho scoperto che l’Unicef è stato creato nel 1949 con lo scopo di assicurare cibo e cure mediche per i bambini dopo la 2a guerra mondiale. Il programma che ho scelto di approfondire è quello della malnutrizione perché è stato quello che mi ha ispirato di più visto che per noi ragaazzi è uno dei argomenti più difficili da affrontare senza banalizzarlo. Ad esempio, in Asia del sud e in alcune zone dell’Africa, quando la futura mamma diventa anemica (malattia che consiste nella diminuzione di uno o più elementi che compongono il sangue) durante la gravidanza, c’è il rischio che partorisca un bambino sottopeso che dovrà scontrarsi con molte difficoltà durante la sua crescita. Milioni di donne incinte in questi territori sfortunati soffrono di anemia e di scarsa nutrizione e danno vita a oltre di 20 milioni di neonati sottopeso. Bambini magrissimi sono a forte rischio di morte. Tuttavia, l’essere sottopeso non è l’unico sintomo di malnutrizione: un fanciullo può apparire in sovrappeso ma consumare cibi con un valore nutrizionale basso. L’Unicef stima che per avere una buona nutrizione è necessario l’allattamento al seno almeno nei primi 6 mesi di vita del bambino. Scrivendo questo testo mi rendo conto quanto sono fortunata di vivere in un Paese nel quale ho la possibilità di bere acqua potabile, mangiare cibo sano ed avere una famiglia che può assicurami le cure mediche riguardanti il mio corpo che tanti neonati e fanciulli non hanno. In un momento della nostra vita secondo me è giusto interessarsi a com’è l’altra parte del mondo, quella che vive in miseria e sta morendo di fame. Ovviamente tutti siamo sappiamo che nel mondo c’è fame ma non ci interessiamo finché non abbiamo un motivo; in questo caso il motivo è stato questo testo, una riflessione sulla giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che mi ha fatto riflettere e capire quanta ingiustizia è presente in questo mondo.                

                                                                                                Martina Dimitrova                                                    

L'occasione di questi testi, realizzati da alcuni alunni delle classi seconde e terze della secondaria di I grado di Bozzolo, è scaturita dalla ricorrenza del 20 novembre, giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell,'adolescenza. Diritti scontati nelle zone più fortunate del pianeta quanto ancora lontani e spesso brutalmente negati in troppi Paesi, dove temi come la vita, la nutrizione, l'istruzione, il gioco, le pari opportunità tra maschi e femmine rimangono conquiste da ottenere. Abbiamo visitato il sito dell'Unicef, esplorandone alcune pagine e soffermandoci sulle tematiche che ognuno di noi ha sentito più vicine alla propria sensibilità. Dalle informazioni raccolte, dalle immagini e dai dati analizzati, abbiamo costruito testi che vogliono essere una prima riflessione rispetto alla complessità del mondo in cui viviamo ed all'impegno che tale complessità ci chiede in quanto cittadini attivi e responsabili della costruzione di un futuro più equo.

Elide Bergamaschi  

 LA MALNUTRIZIONE. UNA PIAGA DA SCONFIGGERE

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