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COME DEI VERI PRIMITIVI!

Ieri 15 novembre abbiamo iniziato la giornata guardando il video sulla lim di incisioni e dipinti rupestri. Poi abbiamo lavorato sul quaderno descrivendo dipinti e incisioni, commentando le opere. In seguito abbiamo presi i sassi e li abbiamo disegnati e poi dipinti, prendendo terre colorate, acqua e colla vinilica che serviva come legante. Abbiamo miscelato creando un impasto fluido che abbiamo usato per colorare i dipinti sulla pietra, poi abbiamo preso fogli di carta da pacco e lì abbiamo disegnato scene di caccia e di vita quotidiana.

Ci siamo divertiti un sacco.

Andrea, Lisa, Khadija, Mia, Chiara, Asia

IVB

Dopo aver visto le pitture e le incisioni rupestri lasciate dagli uomini primitivi in certe grotte della Francia, della Spagna, dell’Asia e della Patagonia, ci siamo incantati e sorpresi ad ammirare le impronte di mani rimaste e ben conservate su alcune pareti rocciose.

Anche noi abbiamo provato a riprodurle con la tecnica dello stencil come sicuramente erano state fatte.

Abbiamo preso colori minerali in polvere: bianco, marrone scuro e rossiccio; li abbiamo sciolti in acqua e spruzzati sulle nostre mani.

La roccia è stata sostituita da fogli di carta ruvida e dal colore neutro. L’effetto sul foglio è bellissimo.

 

PERCHÉ GLI UOMINI PRIMITIVI HANNO LASCIATO LE IMPRONTE

DELLE LORO MANI SULLA ROCCIA?

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Le nostre ipotesi:

forse i primitivi avevano fatto queste impronte in negativo per:

- lasciare un segno del loro passaggio;

- ricordarsi di essere già stati in quel luogo;

- delimitare un territorio come fanno certi animali;

- documentare la crescita delle loro mani (ci sono impronte di bambini e di adulti);

- effettuare una specie di rito magico.

- comunicare attraverso il linguaggio di segni;

- rimanere stupiti e meravigliati dalle forme e dai colori.

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I bambini della classe 4^A

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