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La parola al direttore

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 Bentornati cari lettori!

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Anche quest'anno stiamo per intraprendere l’avvincente esperienza del giornale d'istituto realizzato interamente da noi alunni delle scuole primarie e secondarie di Bozzolo e Rivarolo Mantovano. Quanto a me, sono davvero emozionata di essere per la prima volta a capo di questa squadra di persone così energiche e spontanee. La nostra prima riunione è stata davvero qualcosa di indimenticabile per me: dopo aver abbandonato la redazione (ora è in I superiore) Gaia Luani è venuta appositamente per augurare a tutti buona fortuna e per passare a me il testimone di Direttore responsabile. Ho sempre ammirato molto le sue qualità comunicative, la sua tenacia e la sua capacità di motivare ogni componente del gruppo in ogni fase del lavoro, e mi piacerebbe molto provare a seguire i suoi passi, cercando nello stesso tempo di dare a questo e ai prossimi numeri una mia impronta personale. Grazie a quest’esperienza ho conosciuto la fatica ma soprattutto la soddisfazione di riuscire a mettere insieme opinioni diverse e di vedere nascere e compiersi un progetto così ambizioso. Vi confesso che la paura di sbagliare è una sensazione che si fa sentire, insieme al senso di responsabilità verso questo incarico così bello e difficile, ma con i componenti della redazione è stato sin da subito facile collaborare. Insieme ci siamo impegnati per rendere questo magazin il più interessante possibile, abbiamo realizzato testi individuali e a piccoli gruppi; ognuno ha contribuito portando le proprie idee e proposte utili a realizzare articoli chiari nel contenuto, completi nelle informazioni e, possibilmente, capaci di catturare l’attenzione di voi lettori. Questo numero è caratterizzato da un grande spazio dedicato all'attualità, come i concorsi fotografici, le serate musicali a cui abbiamo partecipato e a cui parteciperemo, i film guardati in classe, i giorni di open day a cui i ragazzi di 3° media hanno aderito, la cronaca scolastica, i passatempi e l’immancabile pagina dello sport. Non nascondo che ci siano stati anche momenti di difficoltà e di fatica, ma grazie al contributo di tutti (anche di compagni non così abituati allo studio e alla stesura di testi) ce l’abbiamo fatta. A questo proposito mi sento di dover ringraziare innanzitutto i miei due primi collaboratori Emiliano Turotti e Giulia Casilli, vicedirettori che mi hanno sempre sostenuta con spunti ed entusiasmo, e non da ultimo la prof Elide Bergamaschi per la “regia” di questo progetto oltre che per le tante iniziative proposte come occasione di cui parlare.

 

Buona lettura e a presto!!

                                       Annais Opincaru

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