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Carissimi lettori,

oggi vi voglio parlare del film “Les Choristes” di Christophe Barratier. Ho avuto l’occasione di vederlo non molto tempo fa presso la sala civica di Bozzolo insieme ai miei compagni di classe. Les Choristes è ambientato in Francia nel periodo del secondo dopoguerra. Gran parte della vicenda si svolge in un collegio di rieducazione per ragazzi difficili, problematici, poveri e persino orfani, sottoposti a punizioni che al giorno d’oggi definiremmo disumane, come essere picchiati ripetutamente o venire rinchiusi in una stanza senza poter avere visite. Ogni ragazzo che si trova in quel collegio ha una storia diversa: Monhange è un ragazzo figlio di una ragazza madre, che dentro di sé ha molta rabbia e rancore, Pepinot è un ingenuo bambino che ha perso i genitori probabilmente in guerra e che ogni giorno vive atti di bullismo; Mondain è un ragazzo al limite della delinquenza, portato lì da degli psichiatri, che nella storia viene percepito come una sorta di esperimento. Tutto sembra non cambiare mai fino a quando non viene assunto un nuovo sorvegliante , il  signor Mathieu; lui nei confronti dei ragazzi non si comporta come gli altri insegnanti perché è molto più gentile e rispettoso. Per unire i ragazzi e farli sentire parte di un'esperienza, il signor Mathieu crea un coro che ha molto successo e che stranamente fa cambiare il modo di comportarsi dei ragazzi, tranne che di Mondain,  il quale non sembra toccato da niente di ciò che gli succede intorno.. Ci sono molte scene nel film che mi sono piaciute; una di queste si è svolta verso la fine della vicenda, quando il sorvegliante viene licenziato dal tirannico direettore Rachin, e i ragazzi del collegio, ormai affezionati a lui, gli lanciano dalla finestra degli areoplani di carta con lettere scritte da ognuno di loro. L'altra scena è la mia preferita, ed avviene proprijo alla fine: mentre Mathieu  sta per  prendere la corriera per tornare a casa, il tenero Pepinot lo insegue scappando dl collegio per chiedergli di portarlo con sé, e quindi di adottarlo: quella è stata per me la scena più bella, mi ha fatto emozionare. Questo film  mi è piaciuto molto , soprattutto  nelle scene in cui il bullismo è molto evidente, come quando Pepinot non non è andato a dormire  perchè Mondain esigeva da lui del denaro. Anche se è ambientato in un tempo diverso dal nostro, questo film  affronta molte tematiche  importanti e attuali come il bullismo, la discriminazione e il pregiudizio verso le altre persone. Penso  che chi  ha ideato questo film  sia stato davvero molto bravo nel saper disporre  qua e là nella storia molte tematiche diverse. Detto questo, cari lettori,  vi posso solo raccomandare di vederlo e mettere a confronto quello che penso io con quello che

pensate voi

Iris Shuka

QUEI MAGNIFICI RAGAZZI DEl CORO...

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