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A SCUOLA DAI MAESTRI DEL LAVORO

Nelle scorse settimane noi ragazzi di III A abbiamo avuto l'occasione di avere la possibilità di incontrare due "Maestri del lavoro", i quali ci hanno portato le loro esperienze di professionisti della realtà del lavoro attuale. Dalla loro visita ho potuto cogliere che i diversi mestieri nel corso del tempo si sono evoluti; ad esempio i due signori ci hanno mostrato come si è sviluppata una stalla o una falegnameria: prima nelle stalle era l'uomo che svolgeva il lavoro fisico come mungere, nutrire le vacche, pulire. Ora invece è tutto meccanizzato, la pulizia è automatica, come la mungitura e la distribuzione del foraggio. I valori che ho colto da questa visita sono quelli di saper fare una scelta consapevole della scuola che in futuro vorrei frequentare, anziché seguire dei miei amici e poi scoprire di essere a disagio perché quella scuola non fa per me. L’importante quindi è fare una scelta efficace e consapevole secondo i miei valori, le mie capacità intellettuali, orientandomi con l’aiuto degli insegnanti e della famiglia, ma soprattutto ragionando con la mia testa. Io un'idea su che cosa fare da grande ce l’ho già: è dalla terza elementare che sogno di diventare veterinario per animali selvatici. Questa idea me la sono coltivata da solo o a volte con i miei genitori o nonni. Ho sempre vissuto con animali in casa, e anche da mio nonno paterno ho avuto per ben nove anni un'anatra di nome Macchietta. Per me era come un cagnolino, dato che viveva in casa con me, mi seguiva ovunque, persino quando andavo in bagno alla mattina appena sveglio, mi aspettava dal ritorno da scuola, mangiava di fianco a me a tavola, era sempre con me. Verso i tre anni, però, ho dovuta portarla a casa del mio papà che abita in una cascina, dove aveva più spazio per poter vivere in un ambiente adatto a lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ancora oggi, sempre a casa dal mio papà, ho oche, anatre, quaglie, galline e un laghetto con tanti pesci; alcuni di questi animali purtroppo vengono mangiati, mentre altri continuano ad essere i miei compagni di gioco, come la mia gallina Cesarina.

La voglia di intraprendere questa strada verso il mondo della natura, lo studio della flora e della fauna, in gran parte mi è stata trasmessa dai miei nonni paterni, perché mi hanno sempre portato a funghi, a caccia, a pesca, negli allevamenti a vedere come nascono e si allevano maiali e vacche; l'entusiasmo che mi hanno trasmesso gli animali e la natura, con la voglia di scoprire sempre cose nuove, mi ha portato pensare alla scelta di restare sempre a contato con la natura.

L'ultimo lavoro che vorrei fare invece sarebbe lavorare con la tecnologia, computer e telefonini; proprio non riesco a sopportare il solo pensiero di restare chiuso in una stanza per otto ore al giorno, attaccato ad uno schermo. Voglio stare all'aria aperta, scoprire cose nuove, restare a contatto con la natura e poterla salvaguardare.

Voglio frequentare l’istituto tecnico agrario, una scuola che si basa prevalentemente sulle materie scientifiche, sulla scienza degli animali e delle piante. Spero di portare a compimento con un buon risultato scolastico questa mia scelta.

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Alessandro Sattin

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