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LA MIA NOTA: LA TIMIDEZZA

LA MIA NOTA:LA TIMIDEZZA

  Bozzolo,27/11/17

Cara classe,

l'importanza della scuola è fondamentale, soprattutto per gli stranieri,che devono imparare la lingua del luogo in cui vivono.

La prima volta in cui sono andata a scuola,la cosa che mi è venuta in mente è stata: "ma sarò brava a parlare? E a leggere?".

I bambini giocavano insieme, tutti tranne me: ero l'unica da sola...avevo scoperto la mia nota: LA TIMIDEZZA.

Finita la scuola dell'infanzia, toccava alle 5 classi della primaria che per me erano più difficili ancora: nuovi amici, nuove maestre, classe nuova e soprattutto una nuova timidezza. In quinta elementare però questo problema era  sparito perché avevo conosciuto molto bene i miei compagni che frequentavano la mia classe. Qui alle medie invece, soprattutto all'inizio, ero molto ma molto timida, perché i prof dovevano fare le classi, ed io avevo paura di non stare con i miei compagni. Adesso, quando mi chiama la professoressa, quando sento il mio nome, anche se mi trovo bene e tutto va meglio, spunta fuori la timidezza. Anche se volessi ricacciarla dentro,non ce la farei.

Con le mie amiche non sono timida perché le conosco molto bene, ho fiducia in loro,e so che resteranno con me finché non avrò finito la scuola. Non so come farò in terza con la timidezza e l'esame da fare... mi preoccupano anche le superiori e l'università. Riuscirò a vincere il mio problema? Questo è da scoprire .

Vorrei fare la pediatra come lavoro,anche se con le persone sono timida. Il mio piccolo sogno è di diventare una brava mamma ed una brava pediatra, per aiutare tanti bambini e vederli crescere

Hajar El Abbadi.

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